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Industria 4.0, SEN ed economia circolareRIMA PAGINA PRIMA PAGINA PRIMA PAGINA PRIMA PAGINA PRIMA PAGINA PRIMA PAGINAdi Micaela AncoraNe parliamo con Simone R. UgoPresidente AiriIndustria 4.0 ed e cienza energetica. Secondo lei ci sono delle sinergie su cui lavorare?L’entrata di internet e del digitale nelle fabbriche sta ra- dicalmente trasformando i sistemi di produzione: una fabbrica sempre più connessa, integrata, “intelligente”, automatizzata e  essibile nei cicli produttivi ha bisogno di essere alimentata da sistemi energetici che siano altret- tanto all’avanguardia, performanti, sostenibili e, dunque, e cienti da un punto di vista economico e ambientale. In questo modo Industria 4.0 ed e cienza energetica rappresentano un binomio inscindibile per aumentare la competitività e per a rontare nel migliore dei modi le s de del futuro in un mercato globalizzato. Infatti in tal modo si può puntare in modo concreto a tre obiettivi come la riduzione del time to market, una maggiore  es- sibilità nei processi di produzione e un miglior controllo della qualità di prodotto.Economia circolare: recentemente l’AIRI ha attribuito 3 premi in merito. Ritiene che sia e cacemente segui- ta come strada dalle imprese italiane?Il pacchetto della Commissione Europea ha, nel dicem- bre del 2015, impresso una nuova spinta al percorso di transizione del sistema economico tradizionale verso un’economia circolare. Se tra i vari materiali ricicla- bili (carta, cartone, alluminio, materiali elettronici, pneumatici) consideriamo la sola  liera della plastica, la quantità complessiva avviata al riciclo è pari al 41% circa dell’immesso al consumo, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Il comparto delle materie plastiche ha tratto vantaggio dal basso prezzo del pe-trolio e dall’indebolimento dell’euro, che favorisce l’e- sportazione di manufatti e il consumo complessivo di polimeri termoplastici vergini.Il sistema imprenditoriale italiano è estremamente atti- vo su questo fronte e non da oggi. I dati Eurostat 2015 sull’indicatore sintetico di eco-e cienza collocano il nostro Pese in seconda posizione nel panorama comuni- tario, superato dal solo Lussemburgo che rimane favo- rito da una struttura produttiva decisamente orientata al terziario.Come associazione rappresentate la ricerca industria- le, cosa vi aspettate dal Governo?Airi è sempre stata un interlocutore degli Organi Isti- tuzionali di Governo, mettendo a disposizione analisi e comparazioni con gli scenari internazionali in tema di R&S ed evidenziando il ruolo centrale della Ricerca in- dustriale come driver dell’Innovazione.Tale ruolo ha oggi, se possibile, un signi cato ancora maggiore in relazione ai drastici cambiamenti tecnolo- gici in atto e, quindi, ci attendiamo dal Governo una politica che permetta di sostenere chi investa in ricerca permettendo di creare, in tal modo, nuove possibilità oc- cupazionali e nuove possibilità di mercato. In tal senso il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato dei segna- li molto forti e positivi con il suo impegno attraverso il Piano “Industria 4.0”. Ci auguriamo che nel prossimo futuro anche il Ministero dell’Università e della Ricerca torni ad esercitare un ruolo centrale, come avvenuto nel recente passato.È appena uscita la nuova SEN: ci esprime qualche sua osservazione?Sulla base del documento del MISE in relazione all’avvio del nuovo Sistema Energetico nazionale, si evince che la strategia energetica nazionale punterà soprattutto su gas e rinnovabili, esattamente in quest’ordine, mettendo la competitività come primo obiettivo 2030 con nuove fa- cilitazioni per gli energivori e strumenti di riduzione dei di erenziali di costo e prezzo dell’energia. Il progetto di fondo è superare – senza troppa fretta – l’era del carbone, trasformando l’Italia in hub energetico per la trasmissio- ne e diversi cazione del gas nel bacino mediterraneo.Al momento il piano prevede di puntare ad una penetra- zione minima di rinnovabili del 27% sui consumi lordi  nali al 2030. Questo obiettivo si declina in 48%-50% per le rinnovabili elettriche, 28-30% per quelle termiche e 17- 19% per quelle dedicate al settore trasporti. È un aspetto che consideriamo sicuramente fondamentale in una visio- ne moderna di Innovazione e che, come Airi, abbiamo più volte evidenziato nei Rapporti triennali sulle Tecnologie Prioritarie per il sistema produttivo nazionale.8gestione energia


































































































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