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L’Italia e il difÀcile cammino verso l’efÀcienza energetica
Maria Antonietta Giffoni • Redazione Nextville.it
Nel nostro Paese l’efficienza energetica stenta a decollare. Mentre la produzione di energia da fon- ti rinnovabili si è sviluppata al punto da mutare la fisionomia del comparto elettrico e di consentire all’Italia il pieno raggiungimento dell’obiettivo fissato dal pacchetto clima-energia 20-20-20, gli interventi finora realizzati per rendere più efficienti edifici, processi industriali e trasporti non hanno contribuito alla trasformazione di nessun set- tore economico e i risparmi conseguiti non saranno allo stesso modo sufficienti per raggiungere l’obiettivo fissato per l’efficienza energetica.
Una conferma in proposito viene dallo studio Trends and projections in Europe 2014 - Tracking progress towards Europe’s climate and energy targets until 2020 - con- dotto dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) - se- condo cui, all’Unione europea potrebbe mancare una percentuale tra l’1 e il 2% (tra 20 Mtep e 40 Mtep) per raggiungere l’obiettivo del 20% di risparmio di energia al 2020. “Ciò perché è mancata una più efficace attuazione e applicazione di politiche e misure attualmente in vigo- re in ciascuno degli Stati membri... Diciassette tra loro (Repubblica ceca, Croazia, Cipro, Danimarca, Finlandia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo,
Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito) sono sulla buona strada verso il raggiun- gimento dei loro obiettivi al 2020... ma, per farlo, occor- re rafforzare la riduzione o la limitazione del consumo di energia, attraverso una revisione delle misure già esistenti e un ulteriore sviluppo di politiche per l’efficienza ener- getica... anche in considerazione di un’eventuale ripresa economica da qui al 2020”1.
In merito alle misure già esistenti, le promesse fatte dal Ministro Guidi e dall’ex Vice Ministro De Vincenti in me- rito a:
– revisione di Conto termico,
– nuove Linee guida sui Certificati Bianchi
– e proroga delle detrazioni fiscali del 65% per la riquali-
ficazione energetica degli edifici,
i “consigli” dell’Agenzia Europea per l’Ambiente sembra- no essere stati accolti.
Poco, invece, pare sia stato fatto riguardo “l’ulteriore svi- luppo di politiche per il risparmio energetico”. E le occa- sioni non sono certo mancate, non ultimo il recepimento della Direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica: per molti operatori del settore recepita in maniera riduttiva, e per la Commissione Europea anche in modo incompleto.
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POLITICHE, PROGRAMMI, NORMATIVE


































































































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