Page 11 - Gestione Energia
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delle fonti rinnovabili e per soddisfare i relativi obblighi di legge imposti ai distributori e ai produttori di energia (TEE, CV, ETS, Legge 10/91, ecc.). Già dal 2008 sono state re- datte analisi energetiche globali e sono state effettuate le prime 7 diagnosi energetiche a livello di singolo impianto e proprio queste diagnosi puntuali hanno dimostrato che da sole non bastano a creare le condizioni per favorire la realizzazione degli interventi individuati. Da qui l’esigenza di passare ad un SGE che vede coinvolta tutta l’azienda; il maggiore punto di forza del SGE sta nel coinvolgimento diretto dell’Alta Direzione Aziendale.
I vantaggi della certificazione ISO 50001
Il complesso delle norme ISO 50000 si è dimostrato un ottimo strumento di lavoro in quanto non fissa imposi- zioni che rischierebbero di risultare inapplicabili e lascia ampi margini di adattamento ad ogni singola realtà. Si limita a fissare criteri generali che impongono di moni- torare le performance degli usi energetici, pianificare le opportunità di miglioramento, valutare la sostenibilità economica degli interventi, monitorare le attività di miglio- ramento, misurare i risultati ottenuti, fornire prescrizioni a tutti i soggetti coinvolti (dalla progettazione agli acquisti, nonché la manutenzione).
Il SGE permette di conoscere e misurare quanta e da chi, dove e come l’energia è consumata in un’azienda e di mantenerne il monitoraggio. Promuove il coinvolgimento di tutti i servizi aziendali, compreso il personale e favori- sce la formazione continua di tutti i dipendenti coinvolti. Esso non impone risultati obbligati ma richiede di fissare propri obiettivi e traguardi, commisurati alle proprie esi- genze e comunque sempre in un’ottica di sostenibilità economica.
Il fine ultimo del SGE è quello di individuare i potenziali interventi di miglioramento, valutarne la sostenibilità eco- nomica, favorire un uso più efficiente dell’energia attra- verso la conoscenza dei dati, la misurazione dei risultati ottenuti e favorendo il miglioramento continuo4.
Il fine corrisponde in buona sostanza al medesimo fine di un’approfondita diagnosi energetica eseguita secondo la EN 16247, ma in più adotta altri strumenti che facilitano la realizzazione degli interventi.
Strumenti utilizzati nella ISO 50001
I principali strumenti che sono stati utilizzati per imple- mentare il SGE nel caso in esame, comprendono: la co- stituzione dell’Energy Management Team e l’individuazio- ne del Rappresentante della Direzione, l’adozione della politica energetica (comporta un diretto coinvolgimento ed impegno del Top Management), il Registro delle Op- portunità (individua i potenziali interventi migliorativi), il
Piano di Azione di Miglioramento (comprende gli inter- venti economicamente sostenibili che la Direzione ha de- ciso di attuare), l’Analisi Energetica e il monitoraggio degli indicatori energetici – EnPI, l’individuazione dei Centri di Consumo più Significativi –CdCE.
L’analisi energetica determina la prestazione energetica globale basata su dati tali da portare ad identificare le opportunità di miglioramento, valutando i consumi di tut- to il perimetro gestito dall’Organizzazione e permette di individuare il profilo di consumo energetico: fornisce una prima indicazione sull’andamento dell’efficienza energe- tica nei vari settori (indicatori EnPI).
Il registro delle opportunità consente di mantenere docu- mentati azioni ed interventi migliorativi e pianificare studi di fattibilità al fine di valutare la sostenibilità economica. Nel piano d’azione l’Organizzazione definisce le Respon- sabilità e i responsabili devono essere investiti, ricono- sciuti e legittimati nel ruolo affidato, indicando i riferimenti temporali e i mezzi utilizzati, il metodo di calcolo per ve- rificare il miglioramento energetico, la stima dei risultati attesi e la Misurazione dei risultati ottenuti.
Sono stati oltre 50 gli interventi di miglioramento messi a piano di azione già nella prima fase di implementazione del SGE avvenuta nel corso del 2014, con un risparmio stimato in oltre 2.000 tep/anno.
Le principali criticità incontrate
nel percorso ISO 50001
La prima e più importante criticità è stata la definizio- ne del perimetro da certificare. In altre parole di definire “quali e quanti siti certificare”. La risposta appare sempli- ce nel caso di uno stabilimento, dove esiste un perimetro fisico facilmente individuabile. Il dubbio può nascere se si volesse certificare solo una parte dello stabilimento (una linea di processo piuttosto che un singolo servizio, ecc.). Molto più complessa è la risposta per una multiutility dove la presenza di numerosi impianti e di reti distribuite rendono di fatto impossibile una delimitazione “fisica”. Tale definizione poi ha dovuto confrontarsi con l’abitu- dine, consolidata in altri sistemi di gestione, di attivare la certificazione su impianti fisicamente ben definiti, per estenderla poi ad altri impianti. Data la numerosità dei nostri impianti (oltre 5.000 contatori) e la loro continua variabilità una tale metodologia sarebbe non solo poco praticabile ma soprattutto inefficace. Proprio per questo nei SGE, più che in altri contesti, non ha molto senso parlare di singolo impianto e occorre ragionare in termini di perimetri relativi all’organizzazione che gestisce uno o più impianti o edifici, a prescindere dalla loro dislocazione fisica.
Per definire il sito da certificare quindi occorre fare rife-
FORMAZIONE & PROFESSIONE
Principali Servizi gestiti da Hera SpA:
Distribuzione Gas
Distribuzione En. Elettrica
Acquedotto e Fognatura (Ciclo Idrico completo) Teleriscaldamento -TLR (Produzione, Distribuzione, Vendita)
Raccolta Rifiuti (raccolta, spazzamento, isole ecologiche)
Dimensioni del perimetro certificato:
~ 5000 POD elettrici
~ 800 POD gas naturale 186 Comuni serviti
5 Province
Ricavi: 1,3 mld euro Dipendenti 4.200
2/2015 9


































































































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