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Al via il fondo nazionale per l’efficienza energetica
E dal 1° gennaio attive nuove agevolazioni per ‘energivori’
Redazione Prometeo/ADNKRONOS
Al via il Fondo nazionale per l’effi- cienza energetica, nuovo tassello della Strategia Energetica Naziona- le. A dicembre i ministri dello Svi- luppo economico Carlo Calenda, dell’Ambiente Gian Luca Galletti, di concerto con il ministro dell’E- conomia Pier Carlo Padoan, han- no firmato il decreto, previsto dal decreto legislativo 102/2014, che favorisce il finanziamento di inter- venti di efficienza energetica realiz- zati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione su edifici, impianti di teleriscaldamento e processi produttivi.
Il Fondo, che sarà gestito da In- vitalia, ha natura rotativa e offrirà garanzie e finanziamenti a tasso agevolato promuovendo il coinvol- gimento di istituti finanziari e inve- stitori privati, sulla base di un’ade- guata condivisione dei rischi. Per l’avvio della fase operativa, si potrà contare su 150 milioni di euro già resi disponibili dal ministero dello Sviluppo economico, che desti- nerà anche un ulteriore introito an- nuale di circa 35 milioni di euro nel triennio 2018-2020. Il Fondo sarà, inoltre, alimentato con le risorse messe a disposizione dal ministero dell’Ambiente. Questo strumento si inserisce tra le misure per l’effi- cienza energetica che il Paese ha adottato allo scopo di conseguire gli obiettivi di risparmio energetico indicati nella Strategia Energetica Nazionale. Il provvedimento dovrà passare al controllo preventivo del- la Corte dei Conti prima di essere
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Quindi il meccanismo sarà opera- tivo entro 60 giorni dall’entrata in vigore con la pubblicazione delle regole applicative per la presen- tazione delle domande. Non solo. Il Fondo, con l’entrata in vigore della Legge di stabilità 2018, sarà ampliato con una specifica se- zione dedicata all’ecoprestito, a sostegno e potenziamento anche dell’efficacia dell’ecobonus.
In tema di competitività del Made in Italy in un’ottica di efficienza ener- getica anche un altro provvedimen- to del governo: Calenda ha firmato, sempre il mese scorso, il decreto che dal primo gennaio 2018 con- sente di ridurre il costo dell’elettrici- tà per le imprese manifatturiere ad alto consumo di energia. Il decreto ha ricevuto i pareri e le osservazio- ni delle Commissioni Parlamentari e dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Autorità che, nell’ambito delle proprie competenze e in co- ordinamento con il decreto, rende contestualmente operativa la nuo- va struttura tariffaria degli oneri di sistema per i clienti non domestici, necessaria per adeguarsi alle rego- le europee. Il provvedimento, frutto di un complesso lavoro di confron- to con la Commissione Europea durato 3 anni, consente di ridurre il differenziale di prezzo dell’energia elettrica pagato dalle imprese più esposte alla concorrenza estera, introducendo anche in Italia le nuo- ve misure rese possibili dall’Euro- pa: si potrà così ottenere un pro-
gressivo allineamento dei costi per la fornitura di energia elettrica delle imprese italiane ai livelli degli altri competitor europei.
La riduzione del costo dell’energia per le imprese energivore, insieme al sostegno all’innovazione attivato con il piano Industria 4.0, costi- tuisce la base per un recupero di competitività del Made in Italy e di tutti i settori industriali, per rilan- ciare la crescita, contrastando il rischio di delocalizzazioni. Le oltre 3000 imprese che potranno acce- dere ai nuovi benefici, complessi- vamente un miliardo e 700 milioni di euro, sono una parte fondamen- tale della manifattura italiana, dal settore alimentare alla filiera di pro- duzione dei materiali di base con oltre 400mila addetti diretti, 36 mi- liardi di euro di valore aggiunto, cir- ca 130 miliardi di euro di fatturato. La filiera che, in modo diretto e indiretto, beneficerà della ripresa della competitività dei processi produttivi energivori genererà un impatto ben più ampio in termini di crescita dell’occupazione, interes- sando fino a un milione e 200mila posti di lavoro, così come per il valore aggiunto e per il fatturato. Poiché il rilancio dei settori indu- striali passa attraverso l’innova- zione tecnologica e una maggiore sostenibilità ambientale, il beneficio sarà calcolato utilizzando parame- tri di consumo basati su standard di efficienza energetica, spingendo le imprese energivore a un ulteriore passo avanti in tal senso.
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