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Dagli elettrodomestici al buon senso, l’energia costa meno se usata in modo efficiente
Redazione Prometeo/AdnKronos
Nel 2013, secondo l’Istat, le famiglie italiane hanno pagato una bolletta energetica di oltre 42 miliardi di euro, con una spesa media per famiglia di 1.635 euro. Consumi che segnano una diminuzione del 3%, soprattut- to per gli effetti della crisi economica, passando da 176,3 milioni di tonnel- late equivalenti di petrolio (Mtep) a 171,0. Ma con un po’ di attenzione e puntando sull’efficienza energetica si può fare meglio, con benefici per il por- tafoglio e l’ambiente. E per fare meglio si parte dal momento dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico: un frigo- rifero di classe A+++, ad esempio, consuma il 50% di elettricità in meno di un apparecchio A+: paragonando i due prodotti in 15 anni si può ottenere uno ‘sconto’ in bolletta di almeno 350 euro. Stessa percentuale di riduzione dei consumi anche per i congelatori: in questo caso in 15 anni la bolletta si scala di quasi 500 euro. Per la la- vastoviglie (quelle A+++ consumano il 20% in meno di quelle di classe A+) nello stesso periodo tra una A+++ e una A+ si risparmiano 200 euro. Le lavastoviglie più efficienti, poi, consu- mano anche la metà dell’acqua rispet- to a quelle più vecchie. Una guida alla scelta del prodotto più efficiente e pra- tici consigli su come utilizzarli, evitando sprechi di energia, è quella proposta dal Wwf, Top Ten (www.eurotopten.it), gratuita la guida on-line offre la lista dei 10 migliori apparecchi elettrici rispetto al consumo di energia, le novità del
mercato insieme ad utili eco-consigli. Con un semplice click si possono in- dividuare, su 17 diverse categorie, i 10 migliori elettrodomestici dal punto di vista ambientale presenti sul mercato italiano. Nel sito Top ten ci sono per ogni categoria anche i consigli sulle dimensioni dell’elettrodomestico più adatto alla nostra gestione familiare e su come utilizzarlo. Ad esempio, per il frigo si consiglia di posizionarlo sem- pre lontano da fonti di calore (forni, ter- mosifoni), di seguire le indicazioni per il posizionamento rispetto alle pareti. La temperatura ideale è di +5 gradi. Mai mettere pietanze calde e soprattutto tenerlo in ordine il più possibile per poter trovare subito il prodotto desi- derato senza lasciare l’apparecchio aperto a lungo. La posizione fresca e areata è adatta anche per i conge- latori: garage o cantina sono i luoghi ideali e nel corso degli anni questo ci permette di risparmiare diverse cen- tinaia di euro. Per ogni grado in più esterno, infatti, il consumo elettrico dell’apparecchio aumenta del 3%. Se utilizziamo un forno elettrico non è indispensabile il preriscaldamento per cucinare: sebbene consigliata in alcune ricette, questa manovra non è indispensabile. Se possibile, cucinare più pietanze al tempo stesso, regolare il timer con spegnimento qualche mi- nuto prima del tempo indicato, aprire solo quando necessario e utilizzare cotture con ventilazione, un accor- gimento che consente di cuocere a
temperature di 10-20 gradi più basse. E una volta consumati i pasti si passa alla lavastoviglie che Topten consiglia di mettere in funzione rigorosamente a pieno carico. Se lo sporco non è ‘impossibile’ scegliere il programma a basso consumo o eco. E per rimanere in tema di elettrodomestici, attenzione allo stand-by, perché consumano an- che da spenti. Secondo un calcolo di Avvenia, le famiglie italiane nel 2014 hanno speso circa 500 euro per non staccare mai la spina degli elettrodo- mestici: un televisore lasciato costan- temente acceso in modalità di pausa si traduce in una spesa addizionale di 62 euro. Se a questo si aggiunge un computer bisogna sommare altri 120 euro e addirittura 250 euro in più se a essere stata costantemente lasciata in stand-by è una console dei videogio- chi. Poi ancora bisogna considerare l’impianto stereo, il router per internet, la stampante, il forno a microonde e gli altri elettrodomestici lasciati in modali- tà di pausa che, per le famiglie italiane, comportano complessivamente uno spreco medio di circa 500 euro. E ol- tre ai costi economici, che nel Vecchio Continente ammontano complessiva- mente a 1,1 miliardi di euro sprecati con lo stand-by, vi sono anche quelli ambientali con oltre 3,6 milioni di ton- nellate di emissioni di CO2. In genera- le, poi, ci sono alcune buone abitudini da adottare e per queste a volte basta usare il buon senso: lo ricorda la cam- pagna M’illumino di Meno che punta proprio a sensibilizzare i cittadini sui temi dello spreco energetico e dell’ef- ficienza: spegnere le luci quando non servono; sbrinare frequentemente il frigorifero, tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che pos- sa circolare l’aria; usare il coperchio sulle pentole per far bollire l’acqua evi- tando che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola; agire sugli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria; usare le tende per creare intercapedini davanti a vetri, infissi, porte; non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni; inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni.
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1/2014 43


































































































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