Page 39 - Gestione Energia
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gruppate all’interno del Distretto Energetico cosicchè, solo nel loro complesso, possano generare una massa tale da rendere economicamente sostenibile il progetto. Gli interventi che vengono realizzati vanno a riqualificare edifici, impianti tecnologici ed infrastrutture rendendone sostenibile la futura gestione economica e migliorandone il comfort.
Gli obiettivi
Un progetto concreto e ben pianificato che possa indica- re la strada sino al raggiungimento degli obiettivi prefissi è il primo passo verso la meta: l’impegno nella costituzione del Distretto Energetico deve poter contare sulle figure poste alla direzione amministrativa degli Enti Locali in pri- mis (parte politica e parte amministrativa), ma anche alla professionalità specifica delle figure poste all’assistenza tecnica e legale. Tale impegno rende possibile la con- cretizzazione e l’attuazione di un progetto totalitario che spazia dall’efficientamento energetico degli edifici e degli impianti, passando per la stesura di nuovi regolamenti normativi locali e la stesura/aggiornamento dei PAES, an- dando a coinvolgere gli utenti finali attraverso un cambia- mento delle abitudini energivore con un comportamento eco-sostenibile negli usi e nei modi.
Le cinque macrotematiche tipiche del Distretto Energe- tico:
– Riqualificazione energetica del parco edilizio comuna-
le (involucri, impianti termici, impianti di ventilazione, illuminazione, micro-cogenerazione, ecc.) e delle in- frastrutture pubbliche (illuminazione stradale, trasporti, ecc.);
– Aumento della produzione di energia da Fonti Rinnova- bili;
– Decarbonizzazione dell’ambiente attraverso la valoriz- zazione della risorsa “bosco”;
– Mobilità sostenibile (elettrica, ecc.);
– Formazione ed informazione con diffusione delle no-
zioni in tema di efficienza energetica e sostenibilità am-
bientale.
Parallelamente alle cinque macrotematiche il Distretto Energetico è in grado di captare, forse meglio delle pic- cole realtà locali, i finanziamenti (pubblici o tramite terzi) necessari alla copertura di tutti i costi tecnici ed ammini- strativi, oltre a meglio porsi, proprio per la massa critica acquisita, nell’interlocuzione con gli istituti di credito e gli operatori del settore.
Un esempio virtuoso in provincia di Brescia
Il Distretto Energetico della Valle Camonica e del Sebi- no Bresciano si è ufficialmente costituito il 17/09/2014 con la sottoscrizione dell’Accordo di Collaborazione con il quale 34 comuni facenti parte del territorio della Valle Camonica hanno finalizzato il percorso di sviluppo soste- nibile intrapreso qualche mese prima. Ai 34 comuni poi hanno fatto seguito altri 13 ed oggi il Distretto Energetico della Valle Camonica e del Sebino Bresciano conta l’ade- sione di 47 Comuni, affiancati dal Capofila la Comunità Montana di Valle Camonica quale Struttura di Supporto per il Patto dei Sindaci accreditata presso l’Unione Euro- pea, dalla Comunità Montana del Sebino Bresciano e dal Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica quali partner del progetto.
La volontà di collaborazione tra i diversi attori a permes- so la nascita del Distretto Energetico i cui i primi risultati sono stati:
– Costituzione del Distretto Energetico: A seguito della
POLITICHE, PROGRAMMI, NORMATIVE
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