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energetica locale, o di sviluppare modelli a scala sub- regionale, sono ipotesi che suscitano, tra i diversi attori, un certo interesse. Tra le barriere evidenziate per una maggiore diffusione di buone pratiche di piani cazione energetica locale la disponibilità, la qualità, l’aggiorna- mento e l’interoperatività delle banche dati. In ne, si è condivisa l’utilità di una rete di scambio tra esperti delNOTEsettore7 che faciliti la messa a sistema di esperienze e competenze, sviluppando opportunità di collaborazione tra i principali attori dei processi di piani cazione ener- getica, i decisori regionali e metropolitani, i fornitori di servizi energetici e i soggetti impegnati nella ricerca e consulenza e lo scambio di buone pratiche nazionali e internazionali.PoliTiche, Programmi, normaTive1. Relativi alla ripartizione a livello regionale dell’obiettivo nazionale sulla quota di rinnovabili rispetto ai consumi  nali di energia, in base all’articolo 2, comma 167, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e all’ articolo 37 comma 6 del Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28. Gli obiettivi di impiego di FER  ssati per le diverse Regioni e Province Autonome dal Decreto 15 marzo 2012 del Ministero dello Sviluppo Economico (c.d. decreto Burden sharing) sono monitorati dal GSE, al sito http://www.gse.it/ it/Statistiche/Simeri/Pagine/default.aspx2. Progetto REQUEST2ACTION, Migliore accesso a informazioni e dati per facilitare il processo decisionale sul recupero ener- getico degli edi ci attraverso il coinvolgimento degli attori chiave, http://building-request.eu/, in cui ENEA ha sviluppato diversi progetti pilota e coordinato il coinvolgimento degli stakeholder.3. http://www.portale4e.it/centrale_dettaglio_pa.aspx?ID=14. Linee guida nazionali per l’attestazione della prestazione energetica degli edi ci, giugno 20155. Convegno “Piani cazione energetica a livello locale: esperienze e condivisione | Lancio della rete ALEP-I-Net”, ENEA sedecentrale, Roma - 22 maggio 20176. INSPRE-GRID, Improved and eNhanced Stakeholder Participation In the Reinforcement of the Electricity Grid – www.inspire-grid.eu7. La rete ALEP-I-Net, ideata dal Laboratorio di Analisi e Modelli Energetici (LAME) del Politecnico di Torino, presentata nello stesso convegno (nota 5)Azienda Energivora? Grande Impresa? Piccola e Media Impresa? Non aspettare la prossima scadenza per presentare una diagnosi energetica, preparati per tempo!Con la certificazione del Sistema di Gestione dell'Energia in conformità alla norma ISO 50001, si possono ottenere diversi vantaggi, tra i quali:assolvere ad un requisito legislativo e garantirti la conformità legislativa a tutte le normative cogenti in campo energetico;ottenere una riduzione in bolletta dei costi associati all'energia;I NOSTRI SERVIZI. . .CORSI DI FORMAZIONE:ricevere i finanziamenti pubblici, ad esempio i Titoli di Efficienza Energetica e i fondi per le PMI;essere più competitivi sul mercato, ad esempio nella gare pubbliche con i Criteri Ambientali Minimi, nel sistema Emission Trading.Certificazione ISO 50001:2011 Certificazione UNI CEI 11352:2014 GAP Analysis ISO 50001- Corso per Auditor Interno ISO 50001- Corso per Lead Auditor ISO 50001- Corso di aggiornamento on-line per EGE UNI CEI 11339:2009inenergia@certiquality.it 02.86968638 www.certiquality.it Linkedin - Certiquality2/2017 39


































































































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