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chiude un picco di domanda di elettricità che appare possa essere superato in futuro solo mediante una forte penetrazione dell’elettricità in settori degli usi  nali  nora poco toccati.
La  gura evidenzia come nel ‘73, in corrispondenza alla prima crisi petrolifera, sia avvenuto il disaccoppiamento fra la crescita del PIL e quella dei consumi di fonti prima- rie d’energia, mentre i consumi elettrici hanno mantenuto il loro rateo d’incremento. Le spiegazioni e le conseguen- ze sono molteplici: clima meno rigido e prime leggi sul riscaldamento, crisi di molte industrie di base, es. IRI ed EFIM forti consumatrici di calore, inizio dell’attenzione alla gestione dell’energia.
Nel passaggio dagli anni 70 agli anni 80 si è avuta la crisi per il prezzo del greggio, con in azione della lira al 18%, la stasi dei consumi elettrici e la caduta dei consumi di fonti primarie. Passata la crisi, l’espansione della doman- da proseguì ma con pendenze diverse indicando un con- tinuo aumento dell’elettri cazione dei consumi  nali.
I consumi globali hanno il loro picco nel 2004, con la dif- fusione dei cicli combinati che rende più ef ciente il parco di generazione facendo si che PIL e consumi elettrici cre- scano ancora un po’ e si stabilizzino per altri tre anni, pri- ma dell’arrivo della crisi generale. Negli anni che seguono tutti gli indici energetici si abbassano ma con pendenze diverse: inverni molto meno rigidi e diffusione di compo- nenti più ef cienti come le lampade compatte producono un ulteriore disaccoppiamento fra consumo di fonti, PIL e consumi elettrici.
L’evoluzione del parco di generazione
L’evoluzione della consistenza del parco di impianti di generazione nel decennio considerato è riportata nella tabella 1; per riferimento è indicata anche la consistenza nel 1963, l’anno della nazionalizzazione.
La crescita nel decennio della consistenza degli impianti termici, comprendendovi anche quelli alimentati a bio- masse, va analizzata con maggior dettaglio per tener conto anche delle numerose dismissioni, meno rilevanti negli altri tipi di impianti.
Globalmente si vede che la produzione da fonti rinnova-
tà e dall’apporto dell’acqua accumulata, per necessità/ opportunità di accumulo di energia, con rendimenti attor- no al 70%, tramite operazioni di pompaggio.
Come detto le funzioni di accumulo di energia possono essere sia una necessità per la regolazione della rete nel- la zona ove è localizzato l’impianto, sia una opportunità economica del proprietario dell’impianto per sfruttare dif- ferenti valori di prezzo dell’energia. Gli impianti esisten- ti, circa 7000 MW furono realizzati da ENEL per travasi giorno/notte, in accordo anche col programma nuclea- re, in pochi siti per potenze molto elevate, localizzati in maggioranza nelle Alpi, salvo Sicilia (500MW), Matese (1000MW) e Abruzzo (500MW). Oggi le condizioni sono diverse, le differenze fra le tariffe diurne e notturne sono diminuite, i colli di bottiglia per la rete elettrica sono di- stribuiti nel territorio e non sull’alta e altissima tensione per cui si pensa agli accumuli elettrochimici distribuiti e la proposta di trasferire questi impianti da ENEL a Ter- na non è andata avanti. Come risultato  nale i pompag- gi assorbivano 10,3 TWh nel 2004 mentre oggi, pur col problema in grande evidenza, assorbono solo 2,3 TWh. Il funzionamento, a carico nominale, è stato nel 2014 (anno eccezionalmente favorevole) di circa 3300 ore all’anno. Questi impianti hanno funzione di regolazione della rete, specie nel mattino e nella prima sera, coope- rando spesso alla transizione del carico dal fotovoltaico, quindi con molto esercizio a carico ridotto. Nel 2004 il fattore di carico era stato di 2900 ore.
Geotermico
Il vapore endogeno ha portate regolari nel corso dell’an- no e non ci sono problemi per il dispacciamento di que- sta elettricità per cui le ore di funzionamento a carico nominale sono attorno a 7200 ore anno, molto vicine alle 8760 teoriche disponibili nell’anno.
Eolico
L’andamento della ventosità in Italia è notoriamente mol-
to variabile in quanto il paese non è esposto direttamente
ai grandi venti degli oceani. Nella tabella in appendice
relativa al 2014 e 2015 si rileva una maggiore produzione
I consumi globali hanno il loro picco nel 2004, con la diffusione dei cicli combinati che rende più
bili si è quasi raddoppiata mentre la produzione da fonti nelle stagioni invernali e primaverili, rispetto a quelle esti-
efficiente il parco di generazione facendo si che PIL e consumi elettrici crescano ancora un po’ e si
fossili si è ridotta di un terzo. ve col l’eccezione di dicembre 2015, minimo dell’anno.
stabilizzino per altri tre anni, prima dell’arrivo della crisi generale. Negli anni che seguono tutti gli
indici energetici si abbassano ma con pendenze diverse: inverni molto meno rigidi e diffusione di
Lettura dei dati degli impianti ore, nel 2014 di 1747 ore, mediamente si può dire attor- componenti più efficienti come le lampade compatte producono un ulteriore disaccoppiamento fra
Idroelettrico
no al 20% del tempo. Il rapporto fra le produzione mensili massime e minime è di 1,7-2, ogni anno diverso.
Fotovoltaico
consumo di fonti, PIL e consumi elettrici.
la cui variabilità va ricordato che il 2014 è stato un anno
Fra le fonti rinnovabili la più rilevante è quella idrica, per
L’evoluzione del parco di generazione
molto piovoso, con ridottissimo uso dei pompaggi. La
L’evoluzione della consistenza del parco di impianti di generazione nel decennio considerato è
produzione idraulica globale, è infatti la somma di quanto Elaborando i dati presentati nella sezione “transparency
riportata nella tabella 1; per riferimento è indicata anche la consistenza nel 1963, l’anno della nazionalizzazione.
prodotto dall’apporto idrico naturale, dovuto alla piovosi- report” di Terna è possibile ricostruire la produzione
Tecnologie & iniziaTive
Nel 2004 la produzione per kW installato è stata di 1639
Termici di cui Fossili
di cui Biomassa
Geotermico
Eolico
Fotovoltaico
Idroelettrico
1963
6,7
6,7
0
0,3
0
0,
12,5
2004
236,3
235,2
1,3
0,7
1,1
0,007
17,1
2014
174,9
170,5
4,4
0,8
8,7
18,600
18,4
tabella 1. Evoluzione della potenza efficiente lorda degli impianti di generazione elettrica in TWb
Tabella 1. Evoluzione della potenza ef ciente lorda degli impianti di generazione elettrica in TW2. Elaborazione FIRE su dati Terna Elaborazione FIRE su dati Terna
La crescita nel decennio della consistenza degli impianti termici, comprendendovi anche quelli
alimentati a biomasse, va analizzata con maggior dettaglio per tener conto anche delle numerose
dismissioni, meno rilevanti negli altri tipi di impianti.
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