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stenti necessarie al servizio insieme a quelle che saranno successivamente realizzate in attuazione del Programma pluriennale degli interventi.
All’interno del progetto Diagnosi Energetiche, Acque Ve- ronesi ha eseguito un campionamento utilizzando la me- todologia suggerita da ENEA individuando i siti più signi-  cativi su cui realizzare un’analisi energetica. Tra questi il più rappresentativo, in termini di consumi di energia e di produttività è il sito del Depuratore di Verona. L’impianto di Verona occupa una super cie di circa 121.000 mq, ha una potenzialità di progetto pari a 410.000 Abitanti Equivalenti (linea liquami) e a 440.000 Abitanti Equiva- lenti (linea fanghi), e serve i Comuni di Verona, Negrar, Grezzana e Buttapietra. L’impianto riceve i re ui civili provenienti dai comuni sopracitati, nonché re ui derivanti dalla Zona Agricola Industriale (ZAI) della città di Verona, posta a sud-est del centro abitato. L’impianto di Verona è un impianto che impiega trattamenti avanzati, con nitri-  cazione, denitri cazione e defosfatazione chimica. Sono inoltre presenti trattamenti di essiccamento termico dei fanghi, con il calore fornito alla digestione anaerobica da parte di impianto di cogenerazione presente all’interno del sito. Lo scarico terminale, autorizzato dalla Provincia di Verona come da normativa vigente, avviene in corso d’acqua super ciale (Fiume Adige). La maggior parte dei consumi, all’interno del sito, derivano dall’utilizzo di ener- gia elettrica per la movimentazione impianti. La distribu- zione dell’energia elettrica avviene secondo lo schema di  gura 1.
L’area a maggior consumo all’interno del sito è costituita dall’ossidazione biologica, seguita dall’area dello Scrub-
ber, aspirazione e bio ltrazione e quella del sollevamento. L’indice di prestazione globale del Depuratore, calcolato come rapporto tra TEP consumati e volume totale depu- rato è pari a 0,000065 TEP.
Diagnosi predittiva sostituzione motore
Tra le azioni di miglioramento, individuate dalla diagnosi energetica del Depuratore di Verona, vi è la sostituzio- ne di un nuovo motore ad alta ef cienza. Per questo è stata eseguita anche la diagnosi predittiva dei bene ci derivanti dall’installazione di un motore a riluttanza ma- gnetica e drive nella coclea di sollevamento iniziale dei re ui. Gli scenari valutati comprendono una stima di ri- sparmio suddivisa tra i segmenti di sostituzione del mo- tore rispetto alla soluzione precedente e l’insieme dei due componenti (motore più drive). Al  ne di effettuare una corretta valutazione sulle possibilità di miglioramento del margine di consumo energetico, si deve avere chiaro il funzionamento della coclea, il quale comportamento, pur essendo di pompaggio,  sicamente non rispetta le stesse caratteristiche di una pompa normalizzata. Men- tre il comportamento di una pompa normalizzata, intesa indifferentemente tra centrifuga o sommergibile è simile, quindi con andamento iperbolico rispetto alle forze in gio- co, la vite di Archimede si comporta in modo lineare. Tale fenomeno è dovuto al fatto che mentre i  uidi spinti dalla girante in una pompa centrifuga, generano un angolo ret- to rispetto alla pala stessa, nella vite salgono per discesa, ovvero per quel triangolo che viene costruito tra il passo della vite e la sua perpendicolare.
La girante di una pompa tradizionale per rotazione effet-
Figura 1. Schema uso Energia Elettrica
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gestione energia
Formazione & ProFessione


































































































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